Le vibrazioni

PIANTE E VIBRAZIONI

Alla base della floriterapia vi è il concetto di vibrazione: in natura (mondo minerale, vegetale, animale) ogni cosa ha un suo campo energetico che vibra in modi e con frequenze

diverse e può essere, a sua volta, influenzato da altri campi energetici.

Anche i fiori, pertanto, hanno un loro campo energetico che vibra, influenza e a sua volta influenzato da altri numerosi fattori.

COLORI E VIBRAZIONI

La teoria elettromagnetica sostiene che le onde dei colori sono di tipo simile a quelle elettromagnetiche, pertanto anche i colori rientrano nella categoria dei “fenomeni oscillatori”.

Ogni colore ha la propria lunghezza d’onda e la propria frequenza oscillatoria, La lunghezza d’onda è generalmente misurata in Angstrom che equivale a un decimilionesimo di millimetro.

BIORISONANZA

La risonanza è quel fenomeno che avviene quando un sistema oscillante è sottoposto a una sollecitazione periodica di frequenza, pari all’oscillazione propria del sistema stesso.

Ogni corpo umano ha delle strutture oscillanti al suo interno che possono entrare in risonanza con frequenze esterne.

Se nel corpo ho un flusso d’informazioni perturbate, che controllando una serie di reazioni chimiche si traduce in uno stato di malessere, posso intervenire con delle vibrazioni contrastanti per correggere queste informazioni perturbate, ottenendo una correzione positiva dei segnali indesiderati.

Analogamente se l’organismo ha uno stato d’animo particolare, che emette una particolare armonica di frequenze cerebrali, si può intervenire, per la correzione positiva, con la biorisonanza.

Sono già utilizzate delle apparecchiature elettroniche che svolgono una diagnostica bioenergetica e altre che, invece, attuano una funzione terapeutica tramite segnali elettromagnetici erogati dall’esterno.

L’idea, pertanto, è quella di sostituire le apparecchiature elettroniche con degli emettitori naturali di frequenze, come i fiori e i colori.

LA MEMORIA DELL’ACQUA

La memoria dell’acqua è la possibilità che ha una soluzione d’acqua “opportunamente trattata” di trattenere delle informazioni anche in assenza di soluto, cioè di materia.

Per la sua informatizzazione occorre attuare peculiari modalità tecniche che vengono utilizzate nella preparazione degli estratti per la floriterapia.

La struttura della molecola d’acqua, infatti, è di tipo bipolare. Le cariche positive e negative, attraendosi una con l’altra, formano delle figure complesse che prendono il nome di cluster.

Queste forme differenti che possono assumere le molecole d’acqua trasferiscono le diverse informazioni.

Questo accade perché ogni cluster, in virtù dell’oscillazione interna dei suoi atomi, intrappola in sé un particolare campo elettromagnetico iporadiante, definito “campo elettrodinamico quantistico”. Tale campo è capace di informare, per risonanza, altri cluster o anche altre strutture oscillatorie presenti nel corpo umano in vicinanza o a distanza.

Di conseguenza si può affermare che l’effetto terapeutico del rimedio floriterapico non è legato alla presenza fisica del farmaco, ma a qualcos’altro.

Questo qualcos’altro è da ricercare nella particolare geometria che gli aggregati di molecole d’acqua, posti in vicinanza del soluto, acquisiscono quando vengono in contatto con esso in determinate e specifiche condizioni, come la dinamizzazione.